venerdì 10 giugno 2011

Opera n. 10: FRUTTI GLORIOSI


Questa installazione è collocata in una grande buca provocata dallo scoppio di granate di vario calibro, che all’epoca hanno spappolato qualsiasi cosa o essere vivente. Nulla ci si aspetta da un simile evento distruttore e da un luogo così desolato. Da questa buca, invece, “nascono” degli alberi senza vita, secchi, che in futuro non porteranno né foglie, né frutti, perché originati da una mutazione genetica dovuta alla Guerra. Sul loro tronco emergono solo delle grandi “piastrine di riconoscimento”, oggetti che i soldati a partire dalla Grande Guerra, portavano al collo come segno di identificazione, perché contenevano tutti i dati personali, utili nella vita e, purtroppo, ancor più nella morte.

"Tutto quello che possiamo fare è solo come una goccia d'acqua nell'oceano.
Ma se non lo facciamo l'oceano rimarrà per sempre privo di quella goccia.
Lo stesso vale per te, basta cominciare.
Alla fine della vita non saremo giudicati per le grandi opere che saremo riusciti a realizzare, ma saremo giudicati sull'amore."
Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace 1979

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